Furti in casa: occhio ai simboli

La simbologia utilizzata dai ladri rom permette di scoprire se vale la pena tentare il colpo, se la casa è sorvegliata, chi la abita e quando è meglio intervenire. I consigli su come riconoscere i segni, difendersi e prevenire i furti.

Prestare molta attenzione a disegni in apparenza innocui che appaiono all’improvviso sui muri, in corrispondenza dei citofoni, se non proprio al di sopra. Chi sapesse ben leggere sotto una serie di croci, linee, rombi, cerchi e quadrati, scoprirebbe subito il possibile passaggio di malintenzionati.

Cosa possono indicare quei segni? Esperti hanno elaborato negli anni una legenda di simboli grafici, che è stata pubblicata a più riprese anche dai maggiori giornali italiani, per classificare almeno alcuni fra i codici più comuni, in quanto non ne esiste uno univoco e può cambiare a seconda che siano opera di specialisti italiani o stranieri.

I simboli sono la conferma che qualcuno di questa banda di svaligiatori (la maggior parte dei quali hanno origini zingare) sta tenendo sotto controllo la vostra abitazione e le vostre abitudini. I simboli vengono lasciati per ricordarsi delle diverse zone in cui saranno poi compiuti gli atti criminosi.

La “X” sta a significare che l’obiettivo è buono, il triangolo che in quella casa abita una donna sola, mentre la “D” che la domenica è il momento più adatto per entrare in azione. È il codice utilizzato dai ladri rom per derubare gli appartamenti. Prima dell’intrusione, incidono sulle porte e i citofoni alcuni simboli. Le Forze dell’Ordine consigliano di prestare molta attenzione agli ingressi, campanelli e cancelli. E se si scopre qualche strano simbolo, meglio fotografare ed avvisare subito i Carabinieri.

 

Un buon obiettivo può essere un appartamento abitato, per esempio, da anziani o da professionisti che spesso e volentieri sono lontani per motivi di lavoro tutto il giorno.

In questi casi vale sempre la pena di avvisare Polizia o Carabinieri, poi eliminare in qualche modo i simboli. In questo modo, si confondono le idee ai ladri e gli si fa capire di non essere sprovveduti.

Nella maggior parte dei casi, quando si sentono messi a nudo, i furfanti girano al largo da quella zona, temendo passaggi più frequenti di volanti o istituti di vigilanza, o comunque un’attenzione più alta del vicinato. Ovviamente, non è una regola con solide basi scientifiche, ma è pur sempre la cosa migliore da fare, piuttosto che rimanere con le mani in mano ad attendere gli eventi. Vale a dire, casa svaligiata, calcolo dei danni materiali e psicologici.

Ma perché in azione entrano sempre più spesso le nomadi, soprattutto incinte? È una scelta tattica. In carcere restano appena 24 ore per le loro condizioni di donne gravide e destano meno sospetti degli uomini, anche perché si portano dietro i bambini.

Spesso hanno gonne lunghissime sotto le quali nascondono di tutto: dai bottini agli arnesi per entrare nelle case, fino ai loro bambini che mandano all’assalto per poi proteggerli durante la fuga. Sono abilissime e veloci. E soprattutto non si perdono d’animo. Riescono a restare per ore davanti a un palazzo per riuscire a carpire quanto più possono sugli inquilini. Anche le porte blindate sembrano non avere segreti per le nomadi.

 

Dopo attenti studi, si è scoperto che le neutralizzano utilizzando le bottiglie di plastica, ad esempio quelle degli shampoo: le tagliano a metà, le appiattiscono e le inseriscono a mo’ di scheda tra l’alloggio del chiavistello e lo stipite della porta.

I rom non temono nemmeno i cani, che vengono narcotizzati durante i colpi.

Off-limits sono invece gli appartamenti abitati dalle forze dell’ordine e dai pubblici ufficiali. “Assicurate bene – raccomandano i Carabinieri – gli infissi e le serrature, anche quando siete in casa. E se c’è in vista un viaggio, incaricate un parente o un amico di svuotare regolarmente la cassetta della posta”.

In ultima analisi per migliorare la qualità della vita all’interno della nostra comunità, è importante sottolineare che è basilare mantenere un rapporto costante con i Carabinieri in modo da creare una certosina rete di informazioni in grado di contrastare le bande di malviventi.

Un’altra saggia decisione è quella di consultare uno specialista in tecnologie e farsi fare un preventivo per l’installazione di un sistema di sicurezza, in modo tale da PREVENIRE I TENTATIVI D’INTRUSIONE, ed evitare di contare i danni economici e psicologici. CLICCA QUI, compila il modulo e ti contatteremo al più presto per rispondere ai tuoi dubbi e per effettuare un sopralluogo gratuito presso la tua abitazione, durante il quale ti mostreremo qual’è la soluzione di sicurezza migliore per le tue esigenze.

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